• La storia •
Tratto da: Chiesa Parrocchiale della Santa Croce 1598-1998 di Pippione
Don Rattaggi — che nel '66 fu nominato canonico onorario della Basilica di San Vittore di Varese — riservò particolari cure pastorali ai giovani, si adoperò per il rilancio dell'Azione Cattolica e, dopo il radicale ampliamento della chiesa parrocchiale che aveva vistosamente mutilato l'oratorio maschile, decise di costruire al più presto un moderno Centro da destinare alla gioventù.
Acquistato un vasto terreno idoneo nei pressi del Cimitero, fu progettato un complesso estremamente funzionale, in grado di rispondere a diverse esigenze, con sale e aule per giovani di età diverse, spazi per il gioco e la ricreazione, palestra, cappella, abitazione del custode. Anche l'Amministrazione comunale diede un contributo finanziario cospicuo all'opera e dall'anno scolastico 1965-66 l'edificio divenne sede (provvisoria) delle Scuole medie statali.
Pure negli anni successivi l'impegno di don Rattaggi a favore della parrocchia non venne meno, sia per gli aspetti più specificamente pastorali e spirituali, sia per quelli di natura più materiale: assistito dalla vivace presenza del coadiutore don Giovanni Corni'', rianimò i diversi settori della gioventù cattolica, promosse «missioni» e predicazioni straordinarie, nonché il «gemellaggio» con una missione in Burundi.
Acquistato un vasto terreno idoneo nei pressi del Cimitero, fu progettato un complesso estremamente funzionale, in grado di rispondere a diverse esigenze, con sale e aule per giovani di età diverse, spazi per il gioco e la ricreazione, palestra, cappella, abitazione del custode. Anche l'Amministrazione comunale diede un contributo finanziario cospicuo all'opera e dall'anno scolastico 1965-66 l'edificio divenne sede (provvisoria) delle Scuole medie statali.
Pure negli anni successivi l'impegno di don Rattaggi a favore della parrocchia non venne meno, sia per gli aspetti più specificamente pastorali e spirituali, sia per quelli di natura più materiale: assistito dalla vivace presenza del coadiutore don Giovanni Corni'', rianimò i diversi settori della gioventù cattolica, promosse «missioni» e predicazioni straordinarie, nonché il «gemellaggio» con una missione in Burundi.