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Per non tornare indietro, nessuno sia lasciato indietro

È questo il tema del prossimo anno pastorale che è stato avviato ufficialmente il 12 settembre.

 

Viviamo un tempo di incertezza e di grande fragilità, ma dobbiamo essere consapevoli che questo può essere un tempo anche di nuove possibilità: affrontiamo la sfida come occasione favorevole, tempo per scegliere cosa conta e cosa passa, per reimpostare la rotta della vita verso il Signore e verso gli altri, come ci ha sollecitato Papa Francesco nella preghiera del 27 marzo scorso in Piazza San Pietro.

Quest’anno abbiamo pensato una formula diversa per il consueto convegno delle Caritas decanali, più rispettoso per la salute di tutti secondo le vigenti disposizioni e per favorire la più ampia partecipazione possibile, senza però sacrificare la profondità della riflessione.

Questo il titolo del convegno: 

“Per non tornare indietro, nessuno sia lasciato indietro. La cura della comunità che cura”


Per rendere più fruibili le riflessioni che ci sono state offerte da Fr. Luca e dal Prof. Lizzola nel corso del webinar dello scorso 12 settembre sono stati realizzati 11 brevi video, uno per ciascuna domanda rivolta ai due relatori nel corso della diretta.

E’ stata creata una playlist con tutti i video che potete trovare al seguente link sottostante oppure riporatati qui sotto

https://www.youtube.com/watch?v=TjcEaOkvH0U&list=PLjYuNtF4JBc7lPt8lzn8b58oihN_65V5e -

1. Tutti cerchiamo delle risposte in questo tempo di incertezza: come alimentare la propria fede?

 

2. Come aiutare chi non ha fede a leggere questo tempo?

 

3. Quali segni aiutano a comprendere che si sta operando per il bene?

 

4. Come dialogare con chi ha una fede diversa? Nel discorso sulla sapienza quale spazio per altre religioni?

 

5. Abbiamo scoperto di essere fragili, bisognosi della misericordia di Dio e degli altri. Come comunicarlo a chi crede? Come educare alla carità?

 

6. Quale differenza tra il senso del limite nella fede e in coloro che si fermano all'umano?

 

7. Quali caratteristiche devono avere le nostre comunità per essere oasi di fraternità?

 

8. Quale equilibrio tra risposta al bisogno e promozione dei diritti?

 

9. Come evitare di passare dal "sentirsi tutti sulla stessa barca" al "si salvi chi può"? Come rompere circuito vizioso che porta alla chiusura?

 

10. Dove nasce la speranza di un futuro diverso accogliente e di prossimità?

 

11. Aiutare il prossimo espone al rischio dell'essere considerati "untori". Come gestire questa situazione?

 

 

I nostri più cordiali saluti.

Settore Caritas e Territorio

Caritas Ambrosiana