mario delpini arcivescovo di milano

Via crucis – Zona II
Cairate – 6 marzo
In assenza di fedeli per misure di cautela contro la diffusione del virus

 

L’incontro che può cambiare la vita

 

 

1. Uscite per le strade

Voi cercate Dio,
voi che domandate: “Ma dov’è Dio?”,
voi che guardate il cielo alla ricerca di un segno che si affacci un Dio per ascoltare la vostra preghiera, voi che visitate luoghi consacrati con la certezza che contengano Dio,
voi tutti che desiderate l’incontro con Dio, sentite il messaggio di questa celebrazione:
“Uscite sulle strade, andate là dove la gente passa, cammina, corre, compra, vende, fa chiasso; mettetevi in cammino, ma non come chi è impaziente per arrivare da qualche parte, per combinare qualche affare; mettetevi per strada come chi cerca Dio. Incontrerete Dio proprio là, per strada, sulla via della croce”.

 

2. Riconoscere in Gesù “il Dio con noi”.

So le vostre obiezioni e le vostre confusioni.
L’obiezione è quella di chi dice: “Dio è santo perciò abita nel luogo santo; Dio è l’altissimo, perciò abita sull’alto del monte o nel cielo altissimo; Dio è invisibile e inaccessibile, perciò nessuno può vedere Dio, in nessuna parte di questo mondo rovinato, di questa storia tribolata”.
La confusione è quella di chi dice: “Dio è dappertutto, in ogni festa e in ogni lacrima, nel fiore come nel volto, Dio è nel mio fratello. Dappertutto è presente Dio, non c’è neppure bisogno di cercarlo, è lì dove si fa un po’ di bene, dove si sta insieme con gli amici. Non c’è bisogno di pregarlo, non c’è bisogno di ascoltare. Quello che conta è essere buoni e fare del bene”.
Ma il mistero che celebriamo contesta le nostre contestazioni e chiarisce le nostre confusioni: beati i puri di cuore perché vedranno Dio.
Proprio là sulla strada, passa Gesù, è Lui il Dio con noi! Il nostro Dio, altissimo e santo, passa là tra gli insulti e la polvere, tra l’indifferenza e la curiosità.
Proprio là sulla strada, passa Gesù, è solo Lui il Dio con noi! I nostri fratelli sono immagine di Gesù, quello che facciamo per loro è apprezzato da Gesù come se fosse fatto a Lui, ma Gesù Salvatore è lui solo!

 

3. Incontri sulla via della croce.

La Via crucis è un pio esercizio per suggerire come, dove, incontrare Gesù. I personaggi che il racconto evangelico e la devozione popolare ha rappresentato indicano strade per purificare il cuore e vedere Dio nella sua presenza sulle strade della vita.

3.1. Gesù incontra Maria, sua madre. La docilità alla Parola di Dio.
Maria, Maria dell’Annunciazione, Maria che cerca angosciata Gesù smarrito nel tempio, Maria di Cana, Maria ai piedi della croce si avvicina a Gesù che percorre la via della croce e incontra il mistero di Dio.
Come si può imitare Maria nel riconoscere Gesù?
Maria insegna che le viscere materne che hanno messo al mondo Gesù trovano luce per comprendere nella docilità alla parola: avvenga per me secondo la tua parola (Lc 1,38). Neppure la madre conosce il mistero del Figlio se non custodisce nel cuore ogni parola. L’intensità del sentimento, la generosità della dedizione, la commozione viscerale si trasformano in forme della fede se si lasciano stupire, interrogare e convertire dalla parola, dalla storia, dalla verità di Gesù, il figlio sconcertante anche per la madre!

3.2. Simone di Cirene è costretto a portare la croce di Gesù (Mc 15,21): l’occasione antipatica. L’uomo di passaggio, l’uomo qualsiasi, l’uomo della malavoglia, l’uomo senza meriti e senza titoli, il passante che si può anche chiamare il malcapitato può incontrare Gesù. Non per amicizia, non per generosità, non per un legame di parentela: lo costrinsero.
La situazione può essere occasione, l’incontro casuale fa pensare, la circostanza antipatica può aprire gli occhi, la costrizione può rivelarsi provvidenziale.
La vicenda di Simone di Cirene insegna che l’incontro con Gesù sulla strada non è il privilegio dei santi e dei devoti: così imperfetto come sei, così uomo o donna qualsiasi come sei, sei adatto per portare la croce di Gesù.
Non sottovalutarti mai, non tirarti indietro per la tua indegnità, non pretendere niente per la tua virtù. Leggi invece la storia e ogni incontro: può essere l’occasione propizia.

3.3Veronica asciuga il volto di Gesù. Il gesto inutile.
La donna sconosciuta che la tradizione immagina sulla via della croce dedica un po’ di tempo, un gesto di compassione e di tenerezza, una attenzione inutile al condannato che passa per strada.
Il gesto inutile diventa occasione per la rivelazione, il tempo perso per Gesù è prezioso: il suo volto lascia traccia nella nostra storia.
Gesù si rivela a chi si ferma e perde tempo per lui, al sospiro che invoca: mostraci il tuo volto, Signore!