La proposta di raccolta fondi in Quaresima appoggerà le iniziative della Caritas Ambrosiana impegnata ad alleviare le drammatiche sofferenze dei profughi in Bosnia.
ROTTA BALCANICA: IL CALVARIO DEI MIGRANTI.
APPELLO A NON RIMANERE INDIFFERENTI
Ancora oggi, in tante parti del mondo, si ripete quanto Gesù ha vissuto sul Golgota: la dignità dell’uomo che viene calpestata, l’umanità che viene martoriata, torturata, uccisa. In questa Quaresima vorremmo guardare al Calvario di tanti profughi alle porte dell’Europa, in Bosnia, e in particolare a Lipa, dove si sta consumando una vera e propria catastrofe umanitaria: persone che, da settimane, vivono in mezzo al fango e alla neve in condizioni disumane, senza vestiti e scarpe adeguati, senza un riparo, senza energia elettrica, senza servizi igienici.
Assumiamo in noi quello sguardo che ci fa provare com-passione, ossia partecipazione profonda alla sofferenza di questa umanità martoriata, attraverso la preghiera e il sostegno economico alle organizzazioni che cercano di prendersi cura di queste persone. Una di queste, è la Caritas che porta aiuti umanitari urgenti ai profughi in condizioni disumane, e che rivolge un appello accorato a tutti noi perché apriamo i nostri occhi e non rimaniamo indifferenti (tratto dal sito www.caritas.it):
“Si aggrava sempre di più, anche per il peggioramento delle condizioni meteorologiche, l'emergenza umanitaria per i migranti bloccati in una situazione disumana al campo di Lipa, nel nord-ovest della Bosnia e Erzegovina. Abbondanti nevicate e temperature che scendono fino a -10°C mettono a rischio la vita di circa 900 persone che vivono nel campo in condizioni molto carenti. Ad oggi infatti sono state montate, da parte dell'esercito bosniaco, solamente una dozzina di tende non ancora riscaldate che danno riparo notturno a circa metà di queste persone, mentre l'altra metà continua a dormire in rifugi improvvisati. Le condizioni igieniche sono disastrose, dal momento che mancano completamente i servizi igienici, l'acqua potabile e un sistema fognario. Non ci sono nemmeno i collegamenti elettrici, le strade di accesso al campo sono ghiacciate e difficilmente percorribili, e l'altopiano di Lipa è di fatto isolato. Caritas Italiana, in collaborazione con altre realtà non profit presenti sul posto, è impegnata nella distribuzione di cibo e di abbigliamento invernale (scarpe, giacche a vento, sciarpe, cappelli) e soprattutto di legna da ardere, per consentire ai migranti di scaldarsi. Questi aiuti sono resi possibili grazie alla solidarietà mostrata da molte persone ed organizzazioni che in questi giorni stanno contribuendo alla raccolta fondi necessaria proprio per l'acquisto di beni essenziali per la sopravvivenza di queste persone. Rimane difficile comprendere la decisione del governo della Bosnia e Erzegovina di trasformare Lipa in un campo permanente, pur sapendo che serviranno molte settimane per raggiungere degli standard minimi di sicurezza, e il rifiuto di ricollocare i migranti in strutture più pronte e più adatte all'inverno a seguito anche delle forti proteste delle comunità locali interessate. Anche l'Unione Europea chiede che a Lipa vengano rispettati i diritti umani ed ha stanziato nuovi fondi, oltre quelli già messi a disposizione, per poter migliorare le condizioni del campo, ma senza un esito concreto immediato.
Caritas Italiana lancia di nuovo con forza un allarme per la estrema drammaticità della situazione a Lipa, come anche in molte altre località della rotta balcanica”.
COME RACCOGLIEREMO I FONDI
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In ogni Chiesa ci sarà un’apposita cassetta.
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Facendo al propria offerta attraverso un bonifico sul Conto Corrente della Caritas della Comunità Pastorale.
ATTENZIONE! Nuovo IBAN Conto Corrente: IT14Y0538750260000042333034: indicare come motivazione: “Offerta Rotta Balcanica”