Riapertura delle messe con la partecipazione dei fedeli: uno sguardo a queste prime cinque settimane
Don Stefano condivide con il Consiglio Pastorale che è stato emozionante ricominciare a celebrare le messe con il popolo dopo tre mesi di chiusura. Si sta notando progressivamente un aumento delle presenze e questo comporta necessariamente che siano rispettate tutte le regole previste dall’autorità civile e religiosa. In particolare viene ribadita l’importanza di prenotarsi per le messe tramite il ritiro del biglietto a disposizione all’ingresso delle rispettive chiese parrocchiali, avendo notato che in alcune parrocchie questo avviene in modo parziale. Una sintesi sull’Eucarestia domenicale è riportata in modo esauriente su Il Ponte n. 26 del 28 giugno 2020 a cui si rimanda. Nei mesi di luglio ed agosto si cercherà di mantenere tutte le messe prefestive e festive, secondo l’orario consueto, salvo considerazioni diverse.
Feste patronali ai tempi del Corona Virus - come ripensarle?
Il Consiglio riflettendo sul valore delle Feste patronali, alla luce di quanto stiamo vivendo, propone alcune “linee guida”:
Vogliamo fare festa - Il sentire comune dei consiglieri è che certamente le feste patronali 2020, per tutta una serie di ragioni legate alla pandemia, non potranno essere la ripetizione delle precedenti edizioni, inoltre i tempi a disposizione per la preparazione sono ristretti; nello stesso tempo si fa notare il desiderio di organizzare alcuni momenti che permettano alla comunità di ripartire con slancio per il nuovo anno pastorale, nel desiderio di ritrovarsi insieme per pregare, riflettere (testimonianze, racconti e incontri) e trascorrere qualche momento di festa in modo piacevole (giochi “Del Ponte”, musica, spettacoli, biciclettata, cineforum …), senza tralasciare la possibilità che rappresenti un momento per le quattro parrocchie di raccolta fondi (cucina, lotteria, pesca …).
Insieme - Il Consiglio Pastorale crede che le feste patronali rappresentino un’occasione opportuna e propizia per imparare a lavorare insieme. Sarebbe auspicabile che si arrivi a definire un programma unico e comune con un filo conduttore che leghi le singole manifestazioni delle 4 parrocchie.
Senza dimenticare - La festa può diventare anche l’occasione per una riflessione riguardo l’esperienza inaspettata e dolorosa che ha segnato tutti nei mesi precedenti e che prosegue ancora in questi mesi. Da un lato è evidente che la pandemia ha cambiato la nostra vita sotto tanti punti di vista, dall’altro si ha la percezione che non si sia capito effettivamente la gravità di ciò che abbiamo vissuto.
Pensando al futuro – L’anno pastorale che inizierà a settembre ci chiede di continuare con vigore il cammino già iniziato di costruzione della Comunità Pastorale. Durante le feste patronali per esempio si potrebbe già iniziare a presentare la figura di Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) che è stata individuata come possibile patrona della costituenda Comunità Pastorale.